Un weekend ad Amsterdam, cosa vedere (se non è la tua prima volta)

Un weekend ad Amsterdam, cosa vedere (se non è la tua prima volta)

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La città di Amsterdam non ha certo bisogno di presentazioni. Famosa in tutto il mondo per i romantici canali, i tulipani, il museo di Van Gogh, le biciclette e la casa di Anna Frank. Per il quartiere a luci rosse e per i coffee shop

Quando ci siamo stati la prima volta siamo rimasti piacevolmente colpiti. Amsterdam non è solo sinonimo di divertimento e libertà, ma è anche una città ordinata e pulita. Non appena ci si allontana dalle aree più turistiche ci sono quartieri silenziosi e residenziali con case bellissime, fiori colorati e gatti che pisolano alle finestre, e le immancabili biciclette fuori dalla porta. Durante la nostra prima visita siamo stati al museo di Van Gogh (magnifico), a passeggio nel quartiere Jordaan e al Bloemenmarkt (il mercato dei fiori). 

Ci siamo tornati quest’anno, un weekend di fine marzo, sperando di trovarci già un po’ di primavera, e in questo non siamo stati molto fortunati. Sotto un cielo grigio siamo partiti in esplorazione, stando lo stesso quasi sempre all’aperto. Abbiamo camminato tanto e siamo andati a passeggiare in quartieri un po’ meno turistici; volevamo vedere cosa c’è oltre l’immagine audace di una città che attira ogni anno milioni di viaggiatori.

WATERLOOPLEIN FLEA MARKET

Sabato mattina siamo andati a curiosare tra le bancarelle del più famoso mercato delle pulci di Amsterdam, a Waterlooplein. E’ vicino alla casa di Rembrant e ci si trova un po’ di tutto. Ho comprato degli occhiali da sole superfashion da Okki, e si trovano anche vestiti e accessori vintage, vecchie targhe e dischi in vinile e gli immancabili gadget con la foglia a cinque punte. 

Sebbene oggi sia abbastanza turistico, questo mercato ha origini antiche. Esiste dalla fine del 1800 ed era il più importante mercato ebreo della città. Viene poi smantellato nel 1941 a causa della guerra e della conseguente persecuzione degli ebrei, ma poco dopo la fine del conflitto si ristabilisce nella sua sede originaria, diventando molto popolare tra gli anni ’60 e ’70. Oggi ha forse perso un po’ di genuinità, ma vale comunque la pena di farci un giro se siete degli appassionati del genere.

Il Waterlooplein Flea Market è aperto dal lunedì al sabato dalle 9.00 alle 17.00.

IL GIARDINO BOTANICO

Poco lontano dal mercatino delle pulci di Waterlooplein si trova il Giardino Botanico di Amsterdam. Una vera e propria oasi verde dove passeggiare circondati da favolose piante provenienti da ogni parte del mondo. Visitarlo nel pieno della fioritura deve essere magnifico. Siamo nel Plantage, il quartiere che conta più spazi verdi di tutta la città. 

Anche in questo caso le origini sono antichissime. Il giardino è stato stabilito nella sua sede attuale nel 1638 come luogo in cui coltivare erbe medicinali per dottori e farmacisti. Ci sono serre che riproducono situazioni climatiche differenti, una palm house e il padiglione delle farfalle, che svolazzano libere intorno ai visitatori.

Il Giardino botanico di Amsterdam è aperto tutti i giorni dalle 10.00 alle 17.00.

Se avete dei bambini è molto carino da visitare, magari potete abbinare la visita al vicino Artis Zoo.

Noi non abbiamo avuto il coraggio di varcarne la soglia, ma accanto all’Artis zoo c’è il Micropia, il museo dei microorganismi, dove microbi e batteri fanno la parte dei protagonisti. Pare sia molto interessante a livello scientifico ed è consigliato ai bambini in età scolare.

Il padiglione delle farfalle nel Giardino Botanico di Amsterdam

LA BIRRERIA NEL MULINO A VENTO

Non ci allontaniamo di molto, siamo sempre nella zona di Plantage ma un pochino più ad est. Troviamo un mulino, uno dei pochi rimasti in città nonché il più alto dei Paesi Bassi, famoso oggi per il birrificio artigianale Brouweryj’t IJ che è proprio lì accanto. Le birre sono davvero buone, ho assaggiato la IJWit, dissetante e leggermente aspra, per me super!

Anche vedere da vicino un mulino può essere interessante se non ne avete mai avuto l’occasione. Il De Gooyer (questo il suo nome) spicca tra le strade trafficate sovrastando la terrazza del birrificio, presa d’assalto nelle sere d’estate, e conta ancora molti dei suoi pezzi originali.

Alla Broweryj’t IJ vengono organizzate degustazioni e visite guidate ogni giorno tra le 15.00 e le 20.00.

Da non perdere assolutamente, quando il sole si abbassa le ombre iniziano ad allungarsi, una birra artigianale fresca accompagnata da cubetti di formaggio è la scelta migliore per rilassarvi dopo aver scarpinato (o pedalato!) per le vie di Amsterdam tutto il giorno. 

I MUSEI INSOLITI

Sapevo che la città di Amsterdam fosse famosa per i suoi (tanti) musei, ma forse non sapevo che alcuni sono davvero strani. Sembra che ad Amsterdam ci sia un museo per qualsiasi cosa. 

A dire il vero noi ci siamo limitati a visitare a quelli più “comuni”, se così si può dire, come il Museo dei formaggio o quello dei tulipani. Ma abbiamo scoperto che ce ne sono alcuni davvero strambi, al limite dell’assurdo. 

Oltre al già citato Museo dei microbi (che già non è male), abbiamo scoperto che esiste l’inquietante Museo delle anomalie anatomiche (Vrolik Museum), una collezione nata a scopo scientifico che raccoglie scheletri, feti e riproduzioni umane e animali affette da anomalie e malformazioni sfiguranti. Si trova all’interno dell’Academisch Medisch Centrum (fermata della Metro Holendrecht) e l’ingresso è gratuito. 

Ma andiamo più sul fashion, sì perché ad Amsterdam c’è il Museo delle Borse e delle Borsette (il Tassenmuseum Hendrikje) per le appassionate del genere, che custodisce una bella collezione e racconta la storia della moda legata alle borse dal medioevo fino ad oggi. Oppure si può andare al Museo degli Occhiali (Brilmuseum), aperto grazie ad un collezionista privato, o ancora al Museo dei Diamanti (Diamant Museum).

Vi siete mai chiesti come possa essere vivere in una delle tipiche abitazioni di Amsterdam che galleggiano sull’acqua, le houseboat? Alcune sono davvero incantevoli! Niente paura, ovviamente c’è il Museo delle Houseboat che vi permetterà di visitarne una all’interno e vi spiegherà come avvengono la gestione degli spazi e delle utenze domestiche. 

Il premio per il museo più assurdo di Amsterdam però per me lo vince il Museo della Fluorescenza (!). Non riesco a capire bene che cosa ci sia esposto e spiegato, ma di certo è uno dei luoghi più strani di cui abbia mai sentito parlare. Si trova nel quartiere Jordaan. Segnato per la prossima volta.

Il Cheese Museum ad Amsterdam

UN PRANZO AL FOODHALLEN

Una bellissima scoperta, uno scrigno che racchiude il meglio dello street food di tutto il mondo nel quartiere dell’Oud-West.
Il Foodhallen è un mercato coperto abbastanza nuovo ricavato in un vecchio deposito di tram, assomiglia un po’ al Chelsea Market di New York, molto animato all’ora di pranzo e nei weekend, quando i turisti si mescolano con i locals che qui si incontrano per trascorrere momenti piacevoli con la famiglia. 
Le proposte sono davvero tante. Trattandosi di street food, è possibile assaggiare piccole porzioni dai diversi banchetti; noi infatti ci siamo buttati sui ravioli al vapore di Dim Sum Thing, sui tacos della Taqueria Lima e per finire sui temaki freschi di Meneer. Il tutto annaffiato con dell’ottima birra artigianale del chioschetto Beerbar.
Degni di nota anche le ostriche di Le Big Fish e il Banh-Mi, il saporito panino vietnamita, che si può acquistare da Viet View

Foodhallen, Amsterdam

LA IAMSTERDAM CARD

Molte delle attrazioni di Amsterdam si possono visitare utilizzando la IAmsterdam Card, che consiglio, sia perché consente di risparmiare notevolmente, sia perché permette di saltare la fila in diverse occasioni. Si può utilizzare per entrare nei musei, nel Giardino Botanico e sui mezzi pubblici, senza avere la necessità ogni volta di dover acquistare un nuovo documento di viaggio. Potete dare un’occhiata alle attrazioni comprese cliccando su questo link e qui per acquistarla (è il sito ufficiale).

Il prezzo varia in base al numero dei giorni in cui volete utilizzarla, esiste da 24 ore (59€), 48 ore (74€), 72 ore (87€) e 96 ore (98€). 

DOVE DORMIRE AD AMSTERDAM

Abbiamo dormito all’Amadi Park Hotel nel quartiere di Oud-West, che si è rivelato ottimo poiché poco distante dal centro ma silenzioso e raccolto. L’hotel è molto carino, si trova in una corte ricavata in un edificio di nuova costruzione, le camere sono un po’ piccole ma confortevoli. Le colazioni sono buone, i dolci sono fatti in casa e cucinano sul momento pancakes, omelettes e uova.  

 

 
 

 

 

 

 

 

 

 

 

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