Trekking in Perù – Il Cammino Inca di 2 giorni per raggiungere Machu Picchu

Trekking in Perù – Il Cammino Inca di 2 giorni per raggiungere Machu Picchu

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In tema di viaggi, posso certamente affermare che l’aver percorso il Cammino Inca per raggiungere il Machu Picchu mi riempie di orgoglio e di gioia.

Non sono una trekker, non amo particolarmente le gite in montagna e non ho mai dormito in tenda, perciò mi rendo conto che chi è abituato a fare tutte queste cose non la considererà certo un’impresa memorabile. Ma chi mi conosce sa che lo è stata per me! 

Il Cammino Inca di due giorni (percorso breve) è un’ottima soluzione per raggiungere il Machu Picchu a piedi senza intraprendere un’attività troppo impegnativa a livello fisico. Il percorso è adatto a tutte le persone che godono di buona salute, meglio se si è un po’ allenati, ma non comporta nessuna difficoltà tecnica. Serve un po’ di resistenza, anche a causa dell’elevata altitudine che rende tutto più faticoso, ma seguendo il proprio ritmo e senza fretta, si riesce a portare a termine il trekking senza particolari difficoltà.

Un po’ di numeri: 

Lunghezza sentiero: 10,6 Km

Dislivello: 736 Mt

Altitudine alla partenza: 2011 Mt

Altitudine all’Inti Punku (punto più alto): 2747 Mt

Altitudine Machu Picchu: 2400 Mt

Lungo il Cammino Inca – Wiñay Wayna

Se volete fare anche voi questa fantastica esperienza, ecco tutto ciò che c’è da sapere:

– il Cammino Inca deve essere percorso con una guida autorizzata, pertanto è necessario contattare un’agenzia turistica, oppure direttamente una guida, che vi possa organizzare il trek. Non è permesso percorrere il sentiero da soli.

– il periodo migliore per fare trekking sulle Ande è la nostra estate, ma anche le stagioni intermedie possono essere una buona scelta specialmente per evitare la folla all’interno del sito archeologico di Machu Picchu.

– il Cammino è percorribile solamente da 500 persone al giorno e questo limite vale sia per il Cammino Inca completo di 5 giorni che per quello breve di 2 giorni.

– Essendo uno dei trekking più famosi del mondo, i posti disponibili si esauriscono in fretta. Se intendete percorrere il Cammino Inca in alta stagione dovrete prenotare almeno sei mesi prima.

– lo stesso discorso vale per arrivare in cima all’Huayna Picchu, la “montagna giovane” che si trova all’interno del sito archeologico, quella che si vede in tutte le foto-cartolina di Machu Picchu. Gli ingressi sono divisi in 2 turni, uno alle 8 e uno alle 10 del mattino da 200 persone l’uno. 

– Il Cammino Inca breve non comprende il pernottamento in tenda; si dorme ad Aguas Calientes, piccolo villaggio ai piedi di Machu Picchu dove sono presenti ostelli e alberghi di varie categorie.

– E’ consigliabile affrontare il Cammino Inca quando si è già abituati all’altitudine elevata; inseritelo nell’itinerario di viaggio dopo il Colca Canyon, il lago Titicaca o passate almeno 2 o 3 giorni a Cusco prima del trek. 

– tutti gli hotel a Cusco dispongono di un deposito bagagli, solitamente gratuito, in modo che possiate partire per l’Inca Trail con un piccolo zaino con le cose che vi servono per una notte, e ritrovare le valigie ad attendervi già in camera al vostro ritorno.  

Machu Picchu

 Scegliere un’agenzia:

Impresa tutt’altro che semplice. In rete si trovano tantissime proposte, più o meno economiche, ma fate attenzione a scegliere la soluzione meno cara. Spesso ci vanno di mezzo le guide che vi accompagnano lungo tutto il cammino e rischiate che i servizi inclusi siano di basso livello. Meglio confrontare diversi preventivi e cercare qualche recensione on-line prima di prenotare. Noi abbiamo scelto l’agenzia Llama Path, che gode di una buona reputazione in rete e offre un buon servizio, con un prezzo abbastanza adeguato. In questo articolo trovate le mie impressioni un po’ più dettagliate. 

Per altri tour durante il nostro viaggio in Perù ci siamo affidati ad un’altra agenzia, la Intense Perù e siamo rimasti molto soddisfatti dei loro servizi. Date un’occhiata al loro sito, organizzano anche l’Inca Trail. 

Cammino Inca – Wiñay Wayna

Cosa portare:

Per poter affrontare il Cammino Inca di 2 giorni, è necessario avere con sé:

– il passaporto con il tagliando dell’immigrazione che consegnano all’arrivo in aeroporto

– abbigliamento e scarpe da trekking

– una giacca pesante per la sera

– k-way

– cappellino con visiera

– (tanta) acqua

– occhiali da sole

– repellente per zanzare

– protezione solare

– bastone da trekking (consigliato ma non indispensabile)

Cammino Inca – Chachabamba

Come si svolge il Cammino Inca di 2 giorni?

Questo è all’incirca il programma di viaggio che abbiamo seguito, con andata e ritorno da/a Cusco:

La sveglia suona prestissimo (e quando dico prestissimo intendo alle 4.15!), perché bisogna raggiungere il villaggio di Ollantaytambo da dove si prende il treno per il KM 104, punto di partenza del Cammino Inca – percorso breve. Calcolate circa un’ora e mezza di bus e un’altra ora e mezza in treno. Durante il tragitto in bus ci fermiamo in un punto di ristoro dove si recupera la lunch box che dobbiamo incastrare a fatica nello zaino.

Treno della Perù Rail alla stazione di Ollantaytambo

Il panorama che si ammira dal convoglio color blu elettrico della Perù Rail che avanza accanto al Rio Urubamba è già spettacolare. 

Scendiamo quasi al volo dal treno che si ferma per pochi secondi in mezzo al nulla e ci dirigiamo verso la foresta seguendo la nostra guida Irving stra-emozionati e un po’ preoccupati (ce la faremo?). Arriviamo al check-point, ci registriamo e ci prepariamo ad affrontare il cammino: crema solare, repellente contro gli insetti e via.

L’inizio del Cammino Inca – Percorso breve

Non vi parlerò del percorso nello specifico descrivendovi tutti i dettagli, non voglio rovinarvi la sorpresa. E poi si provano sensazioni indesrcrivibili, nonché soggettive, ed è impossibile metterle nero su bianco.

Vi posso solo dire questo: si cammina molto in salita, si suda, ma ogni tanto ci sono dei punti all’ombra con delle panche dove potersi riposare.

Ci si inerpica sulla montagna per circa 4 ore, prima di arrivare al Wiñay Wayna, magnifico sito inca “aggrappato” al versante i cui terrazzamenti dominano un panorama mozzafiato.

Dopo un’altra ora circa si raggiunge il campo base, dove chi percorre il Cammino Inca classico (quello di 5 giorni) si accampa per l’ultima notte e dove noi invece consumiamo il nostro pranzo a base di pollo e quinoa. 

C’è ancora da camminare. La vegetazione che ci circonda è incredibile. 

Lungo il Cammino Inca

Quando arriviamo all’Inti Punku, la porta del sole, siamo davvero stanchi; l’ultimo tratto è in salita e abbastanza faticoso. Una volta arrivati in cima però, ecco l’emozione più grande, il momento tanto sognato di disegna davanti ai nostri occhi.

Si apre davanti a noi la prima splendida e indimenticabile vista di Machu Picchu

Machu Picchu visto dall’Inti Punku

Da lì la strada è in discesa, raggiungiamo la Casa del Guardiano e scattiamo mille fotografie.

Ora si può scegliere se andare ad Aguas Calientes a piedi (due ore circa di cammino in discesa) oppure prendere il pullman che scende attraverso una tortuosa strada a zigzag. Noi preferiamo goderci il panorama il più possibile e rimanere con gli occhi incollati a Machu Picchu fino a quando non ci cacciano. 

Verso le 17.30 prendiamo il pullman e arriviamo ad Aguas Calientes dopo circa 20 minuti, e Irving ci accompagna al nostro hotel, il Waman. Carino, la stanza è piccola ma pulita e il personale gentile. Ceniamo con Irving in un ristorante incluso nel pacchetto e ci accordiamo per prendere il primo bus l’indomani per salire a Machu Picchu e visitare il sito nelle prime ore della giornata. 

Aguas Calientes è un villaggio costruito ai piedi della montagna su cui sorge il Machu Picchu, fatto su misura per accogliere i turisti. Ci sono solo sistemazioni per la notte, ristoranti e negozi di souvenir. Sebbene non ci sia nulla di caratteristico, è una tappa necessaria per visitare il Machu Picchu con calma ed avere la possibilità di vederlo illuminato dalle prime luci dell’alba. 

Aguas Calientes

Il secondo giorno del nostro Inca Trail si è svolto in questo modo:

Alle 6.15 riusciamo a prendere il bus per arrivare all’entrata del sito. C’è un po’ di fila, ovviamente chi dorme ad Aguas Calientes lo fa per arrivare presto a Machu Picchu e alla fermata siamo in tanti. Riusciamo comunque ad entrare a Machu Picchu quando ancora non c’è tantissima gente e il nostro caro Irving ci guida attraverso le rovine inca spiegandoci le caratteristiche dei vari elementi e raccontandoci qualche curiosità. Dopo circa un’ora ci lascia soli e abbiamo a disposizione del tempo per girovagare e scattare fotografie. Alle 10 abbiamo l’ingresso prenotato diversi mesi prima per la scalata del Wayna Picchu.

In questo articolo vi racconto com’è andata.

Intorno alle 14 riprendiamo il pullman e arriviamo ad Aguas Calientes giusto in tempo per mangiare al volo un boccone prima di riprendere il treno per Ollantaytambo, dove troviamo ad attenderci uno spericolato autista che ci riporta a Cusco per l’ora di cena.

Dalla Casa del Guardiano la vista su Machu Picchu

Arrivare a Machu Picchu a piedi, attraverso la giungla percorrendo il Cammino Inca, è un’esperienza unica. Un susseguirsi di emozioni che si portano dentro per tutta la vita. Consiglio vivamente di raggiungerlo così, per poter apprezzare al meglio il paesaggio che lo circonda che toglie il fiato.

Arrivarci in treno e in pullman è per ovvie ragioni meno entusiasmante, ma comunque è un buon modo se si ha poco tempo o non si ha la possibilità di fare trekking.

Se invece amate la natura e i paesaggi di montagna, informatevi sui vari percorsi disponibili (ce ne sono diversi) con un po’ di anticipo e potrete fare una delle esperienze di viaggio più belle di sempre.

 
 

 

 

 

 

 
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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