Un giorno a Ferrara

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Il weekend lungo del 1°maggio quest’anno mi ha portata in Emilia Romagna e più precisamente a Ferrara, graziosa città rinascimentale ricca di storia e di antiche bellezze architettoniche. Dopo aver chiuso l’ombrello – finalmente ha smesso di piovere – girovagare per le vie del centro tra palazzi di mattoni rossi e antichi edifici medievali è stato alquanto piacevole. Gli unici ombrelli aperti sono rimasti quelli colorati di via Giuseppe Mazzini, che abbelliscono una delle vie pedonali più caratteristiche di Ferrara.

Il luogo ideale per iniziare ad esplorare la città è senza dubbio piazza Trento e Trieste, il cuore del centro storico cittadino. Intorno a questa grande piazza rettangolare si trovano palazzi antichi come il Palazzo della Ragione, il palazzo Municipale e l’imponente Duomo di Ferrara. Qualche volta la piazza si riempie di bancarelle ed è possibile curiosare tra oggetti di antiquariato e fiori variopinti. 

Poco lontano dalla Piazza Trento e Trieste si trova il Castello estense, il vero simbolo di Ferrara, uno dei pochi castelli in Italia a conservare il fossato colmo d’acqua. Al momento le sommità delle torri sono in fase di manutenzione a seguito dei danni causati dal terremoto del 2012. E’ possibile attraversare il ponte levatoio e passeggiare nell’ampio cortile interno, oppure visitare le stanze e le prigioni racchiuse nell’edificio. Noi abbiamo preferito rimanere all’aperto anche perché in piazza Castello e nelle piazze limitrofe si teneva la Mostra-Mercato Florovivaistica, giunta alla sua terza edizione, evento che ha colorato e profumato la città per tutto il fine settimana.

Una volta lasciato alle spalle il castello, è possibile percorrere Corso Ercole d’Este, una meravigliosa strada che conta diversi edifici di raro splendore, fino ad arrivare al più particolare della città, il Palazzo dei Diamanti. Al suo interno si tengono diverse mostre, ma la particolarità di questo edificio sta nella facciata esterna composta da circa 8.500 blocchi di marmo triangolari orientati in modo da riflettere la luce, proprio come dei veri diamanti. Ripercorrendo Corso Ercole d’Este, sbirciate nei cortili dei palazzi. Alcuni sono veri e propri giardini e in primavera sono al culmine del loro splendore.

Corso Ercole d’Este

Ma c’è un altro palazzo in città che merita una visita, il Palazzo Schifanoia, che cela al suo interno una sala affrescata spettacolare, la Sala dei Mesi. Era qui che gli estensi andavano a “schivare la noia”. Non tutti i mesi sono riusciti ad arrivare intatti ai nostri giorni, ma il colpo d’occhio entrando nella sala è comunque d’impatto.

La sala de mesi all’interno del Palazzo Schifanoia

Se al tramonto vi trovate ancora in centro passate da via delle volte. L’atmosfera un po’ austera di questa particolare strada caratterizzata da archi e volte in mattoni rossi vi riporterà dritti nel medioevo per qualche istante. Gironzolare nelle viette di questa parte della città, la più antica, significa scovare piccoli ristoranti caratteristici e scorci fotogenici a non finire.

Arrivata l’ora dell’aperitivo, dirigetevi verso via Armari, non lontana dal Castello estense, ed entrate da Castadiva. Noi ci siamo arrivati grazie al suggerimento di una persona che a Ferrara ci vive e non siamo rimasti delusi! Anche per cena può essere una valida alternativa, il menù era da leccarsi i baffi.

Un altro posto che ci ha accolto in modo meraviglioso risponde al nome I piaceri di Lucrezia. Ottimi i cappellacci alla zucca (anche senza glutine!) e la carne cucinata in vari modi. Per gustare i piatti della cucina emiliana è il posto perfetto. Tutto il talento dello chef Giovanni è racchiuso nei suoi piatti. 

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